In un’opera amatissima e conosciutissima c’è un tema affidato all’oboe, inconfondibile e indimenticabile: difficile per noi, abituati ad ascoltarlo sempre identico a se stesso seppure con interpretazioni diverse, pensare che l’autore l’avesse concepito inizialmente con note differenti…

Lo avete riconosciuto?
Anche se la struttura armonica resta invariata, quelle semplici appoggiature cambiano notevolmente la fisionomia melodica della frase.
Se anche canticchiandolo non vi dice nulla, ecco la soluzione: si tratta della prima stesura di “Addio del passato”, dalla Traviata di Verdi!
Per saperne di più:
- Spartito canto-piano: edizione critica di Fabrizio della Seta (clicca qui); edizione economica con copertina flessibile
- Partitura
- Julian Budden – “Le opere di Verdi”: volume 1 (da Oberto a Rigoletto), volume 2 (dal Trovatore alla Forza del destino), volume 3 (da Don Carlos a Falstaff)
- Alexandre Dumas – “La signora delle camelie”
- Emilio Sala – “Il valzer delle camelie. Echi di Parigi nella Traviata”
- Verdi: la raccolta delle sue lettere
- Riccardo Muti – “Verdi, l’italiano”